Come e perché coltivare il Kale
Il Cavolo Kale è una pianta facile da coltivare, accessibile all’amatore come al professionista e merita più che una prosa nell’orto.
Grazie alla sua bellezza e variabilità cromatica trova facilmente posto all’interno delle aiuole del giardino abbinata a graminacee come la Stipa.
Coltivazione cavolo
La coltivazione del Cavolo Kale segue poche e semplici indicazioni:
- garantire molto sole
- un terreno profondo e fertile, ben organicato e mai carente di acqua.
Queste accortezze, a seguito di una piantumazione primaverile/estiva, garantiranno piante di Cavolo Kale grandi (fino al metro di altezza) e con molte foglie commestibili, da raccogliere tutto l’anno, anche nei periodi più freddi, e spesso per più anni consecutivi.
Per la coltivazione del cavolo nero, il sesto d’impianto nell’orto sarà di 40/50 cm a seconda della vigoria della pianta.
Le varietà migliori
Si raccomanda una scelta accurata della varietà, affinché resista bene alle estati calde piuttosto che alle gelate invernali. Per esempio il cavolo rosso, il cavolo nero, il cavolo riccio sono tra queste.
La riproduzione
La propagazione può avvenire per via agamica o gamica. La prima sfrutterà l’attitudine dei giovani butti a produrre radici in primavera, mentre la seconda avverrà in tarda primavera, con i semi trovati all’interno delle silique secche in estate.
Se si posseggono più varietà di cavolo Kale è sconsigliabile la riproduzione gamica per via delle possibilità di ibridazione.
Malattie
Bisogna prestare particolare attenzione alle larve delle cavolaie nei mesi estivo/autunnali e alle galle del punteruolo delle crucifere in primavera.
Per combattere questi parassiti si potrà ricorrere a metodi chimici se presenza e danno diventano molto estesi, altrimenti, essendo piante pronte all’uso in cucina, si consigliano metodi biologici o di asportazione manuale.