Calendula, significato dei fiori

Calendula, significato dei fiori

Proseguendo il filone del significato dei fiori, parliamo del fiore della Calendula e della sua simbologia.

La calendula è una delle piante commestibili e ornamentali che coltiviamo a Lecco nel vivaio, contattateci per qualsiasi informazione e acquistatela sul nostro shop online!

Significato dei fiori

Gli appassionati del linguaggio dei fiori e della loro simbologia conoscono i simboli associati ad ogni specie. Abbiamo già parlato del significato del giglio e del garofano, in questo articolo affrontiamo il significato della calendula.

Fiore di Calendula, significato

La calendula è ricca di proprietà ma anche di significato e di simbologia.

Già nella tradizione greco-romana questo fiore, dato che fiorisce al mattino e si richiude al tramonto, era considerato un simbolo di sottomissione e di dolore.

Dunque in questo caso non si tratta di un significato positivo e felice. La calendula è legata al tema del dolore, del dispiacere, delle pene d’amore ma anche della noia.

Il mito di Adone e Afrodite

Come si legge sul web, il significato di questo fiore è legato alla mitologia greca che racconta narra di come Afrodite (Venere per i latini) crebbe con Adone, figlio di Mirra e Tia, dal momento che la madre (Mirra) era stata trasformata, dagli Dei, in un albero, per punirla.

Afrodite si innamorò del giovane Adone e questo fece andare su tutte le furie suo marito, il dio della guerra, Marte (Ares). Marte, per vendicarsi scatenò contro Adone un cinghiale per ferirlo a morte, ma non riuscì nel suo intento.

Infatti Adone restò ferito, ma Venere per proteggerlo lo nascose in una cassa e lo affidò alle cure di Proserpina, la regina degli Inferi. Proserpina, però, incuriosita dal contenuto della cassa decise di aprirla e, alla vista di Adone, s’innamorò anch’essa del bel giovane.

Quando Afrodite le chiese di restituirle la cassa e questa si rifiutò, Venere si appellò a tutti gli Dei dell’Olimpo per avere la soluzione del torto subito. Zeus, per le insistenze di Afrodite, stabilì che Adone dovesse trascorrere una parte dell’anno con Venere, tra i vivi, e l’altra con Proserpina, tra i morti.

Quando Adone tornò negli inferi, Afrodite pianse amaramente e dalla lacrime versate si generò una pianta di calendula che, come Adone, sarebbe stata destinata a periodi di vita alternati a periodi di morte.

In questo modo si spiega anche la tradizionale rappresentazione del dolore, nell’antica Grecia, tramite la figura di un giovane con una corona di calendule.

 

 

La calendula officinalis è una delle piante commestibili e ornamentali che coltiviamo a Lecco nel vivaio:

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